Gesù Nostro Re
«O caro Gesù, quale principe esiste che possa vantare tante e così forti ragioni per essere riconosciuto Re, quante ne avete voi? Quanto grande e stretto, dunque, è il nostro dovere di accettarvi e riconoscervi Re nostro!
Proprio così, se riflettiamo alle preziosissime, amabilissime doti del cuore di questo nostro Re sovrano. Vedi, anima mia: la Sacra Scrittura fa splendido elogio del re Salomone, dicendo che egli aveva un cuore grande come l’arena sulle spiagge del mare. Immensamente più ampio è il cuore di questo Re divino che raccoglie tutte le umane generazioni, beneficandole tutte, come il sole fa godere a tutti i suoi benefici influssi.
Il Signore è mio Re e mi governa con amorosissima cura; nessuna cosa, dunque, mi può mancare. “Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla”(Sal 22, 1). Ma, ancora di più, anima mia, quanto buono è questo tuo Re! Un principe terreno fa pompa della sua maestà e, con essa, atterrisce e sgomenta. Gesù, invece, benché infinitamente grande, è tanto mansueto e dolce che ispira confidenza. Se noi desideriamo udienza da un Re di questo mondo, quante difficoltà e tempo per ottenerla e, ottenutala, ci occorrerebbero poche parole e ben pesate e dopo, temere ancora che ci sia negata, o per poca benevolenza del Re, o per ragioni di stato, o per raggiri dei suoi ministri. Se noi, invece, vogliamo grazia dal sovrano Re Gesù, Egli ci accoglie subito e possiamo parlargli alla buona e quanto più gli parliamo con schiettezza ed affetto, tanto più volentieri ci ascolta e ci esaudisce.
Quanto è onorevole per noi lasciarci reggere e governare da un tale Re! Anima mia, penetra ancora un po’ nelle sue infinite eccellenze e rammenta che egli è il Signore di ogni Principato, il Re della gloria, immagine viva di Dio, figura e sigillo della sua sostanza, in cui si trovano nascosti i tesori della scienza e della sapienza, in cui abita corporalmente la pienezza della divinità. Gran cosa, gran cosa!»
(Zefirino Agostini, Gli Scritti alle Orsoline FMI, pp.359-360)